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MINACCE DI MORTE AL DIRIGENTE DELLA UISP MANDURIA



«Se sabato giocate nel campo di Manduria devi stare attento per la tua incolumità; quel campo è del Manduria calcio, stai molto attento altrimenti ci faremo risentire». Questa telefonata anonima arrivata sull’utenza privata di un dirigente della squadra «Eden 94 Uisp Manduria», formazione biancoverde che milita nel campionato amatoriale provinciale, ha fatto scattare una denuncia a carico di ignoti che scopre un contenzioso mai risolto (e sinora mantenuto nascosto), tra gli atleti della squadra in questione e la dirigenza della società Manduria Calcio. Quest’ultima «con la complicità di non meglio identificati responsabili dello stadio comunale – si legge nella denuncia presentata ieri ai carabinieri – non mi ha mai permesso, adducendo scuse improbabili, di poter usufruire del campo sportivo sebbene in possesso di regolare autorizzazione». Il permesso per utilizzate il Dimitri, era stato concesso dall’ex sindaco Massaro alla squadra minore che avrebbe così potuto giocare quando la squadra superiore era impegnata fuori casa. Stessa autorizzazione avevano avuto di recente dall’attuale commissario prefettizio. Nonostante ciò, si lamenta il dirigente nel suo esposto-querela, «sono riuscito a far disputare una sola gara interna su 14 per le mille ostilità e ostruzione da parte di non meglio identificati responsabili dello stadio che, per quanto è di mia conoscenza – rimarca il dirigente minacciato – è di proprietà comunale ma viene gestito come manutenzione dalla ditta Chemipul (che per questo impiega un proprio dipendente, nda)». Una storia con molti lati oscuri, insomma che l’altro ieri ha avuto l’inquietante epilogo con le minacce rivolte al dirigente della Uisp il quale, seriamente preoccupato ma fermamente intenzionato a risolvere una volta per tutte la questione della cosa pubblica gestita da privati, ha deciso di non disputare gli incontri «per preservare l’incolumità mia – scrive nell’esposto inviato in procura – e dei componenti della squadra». Ora la vicenda sarà vagliata dal procuratore Franco Sebastio che l’affiderà ad uno dei suoi sostituti per le necessarie indagini.

Nazareno Dinoi il testo riprodotto è tratto da  lavocedimanduria.it

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